13 marzo 2023
DAI BANCHI ALLA NATURA
di Daniele Tosco
Quante volte ci capita, durante le lezioni a scuola, seduti da ore su una sedia, di volerci alzare, di voler andare a farci un giro, magari all’aria aperta? Sicuramente spesso.
All’agraria questo non è solamente un desiderio, è realtà. Si va varie volte fuori, vengono, infatti, alternate sovente le lezioni teoriche, riguardo le materie di indirizzo, a quelle pratiche. In classe viene introdotto l’argomento, viene spiegato, se ne parla e si dà spazio alle domande degli studenti. Poi si esce, si va all’aperto e viene mostrato, sul campo, l’argomento trattato. Si fanno esempi concreti, vengono eventualmente mostrate azioni manuali che possono servire o attinenti a ciò che si è affrontato in classe. Questo può avvenire a fine delle lezioni teoriche oppure può essere integrato: un po’ di teoria, poi pratica, poi di nuovo teoria.
Inutile dire che quando gli studenti scoprono che “questa lezione si esce” sono felici, la vedono un po’ come una liberazione, ma allo stesso tempo sono consapevoli che è una grande fonte di insegnamento. La voglia di imparare ed eseguire al meglio è molta, anche se non sempre l’attenzione è ai massimi livelli!
Un esempio è quello riguardante gli alberi, argomento che viene trattato a livello generale, poi vengono approfondite le diverse parti: le foglie, i rami, il tronco. Quando si esce vengono mostrate le parti come sono davvero, a pochi centimetri dagli occhi degli alunni, che possono osservare e applicare ciò che è stato studiato in precedenza. Viene, durante successive lezioni, mostrata la potatura, il professore la esegue come andrebbe fatta, argomentando e motivando le azioni che compie; in seguito viene fatto provare anche agli alunni, perché possano cimentarsi, prendere la mano, sbagliare anche, perché, in fondo, “sbagliando s’impara”. La potatura non è molto semplice da eseguire, bisogna fare molta attenzione, a primo impatto potrebbe quasi pensare di star facendo male alla pianta, ma in realtà non è così, anzi, è un’azione che ne migliora il benessere e l’equilibrio!
Questo è quello che succede all’agraria. È un metodo che funziona molto bene, soprattutto quando ci sono gli elementi che ne permettono l’attuazione. Gli studenti, staccando un po’ dalla classica lezione e uscendo fuori, sono più invogliati a seguire, a imparare, è tutto più bello e sereno.
Le piante sono contente di avere compagnia ogni tanto!
7 marzo 2023
L’agraria non è solo zappare!
di Rachele Matina e Giorgia Salemi
L’altro giorno sono andata a casa di una mia amica e, mentre parlavamo di come procede a scuola, si è stupita di quanto in realtà all’agraria si studi. I suoi genitori, che erano lì vicino, ci hanno sentito parlare e si sono incuriositi. Anche loro non pensavano si studiasse così tanto: ritenevano che l’agraria fosse una scuola esclusivamente pratica. Di conseguenza ho detto loro che senza la teoria non esisterebbe la pratica e che altrimenti non sapremmo neanche “zappare” 😀
È normale avere dei pregiudizi sull’agraria a causa delle poche e sbagliate informazioni su di essa, ma noi… vi raccontiamo la verità!
Innanzitutto questa scuola non ci forma ad essere “contadini”, ma agricoltori e futuri imprenditori di aziende agricole. Vi facciamo qualche esempio:
Dal terzo anno in poi, abbiamo appreso i vari passaggi per creare da zero qualunque tipo di azienda nell’ambito agricolo. Ogni volta che lo diciamo, ci sentiamo troppo esaltate!
Abbiamo assimilato nomi e terminologie specifiche di specie animali e vegetali. Un modo simpatico per ricordarceli è associarli a cose di vita quotidiana. Per esempio per ricordarmi il nome scientifico della margherita, ho pensato a mia sorella. Da quando l’ho imparato la chiamo Pratolina, che è il nome comune della margherita. Perché l’ho fatto? In latino il nome scientifico della margherita è Bellis perennis, proprio come lei (bella perennemente) 🙂
Ci siamo anche dedicati alla raccolta di diverse specie di piante per il progetto dell’erbario. Quando siamo andati nel boschetto vicino scuola, alcuni compagni non si rendevano conto di star calpestando piante che avremmo dovuto raccogliere per il progetto. Nonostante questo, però, ce la siamo cavata! 😀
Con questo articolo inauguriamo una nuova rubrica: il Diario dell’agraria. Alcuni studenti pubblicheranno aggiornamenti periodici sulle attività svolte nella sezione agraria del nostro istituto, in modo da far conoscere meglio i lavori che vi vengono svolti e le altre iniziative interessanti della nostra scuola. Buona lettura!